Il coriandolo è una pianta antica, già conosciuta da egizi e greci ed oggi caratterizza molte cucine del mondo, in continenti differenti, dall’Asia all’America latina fino al medio Oriente e ai Balcani.
Io personalmente lo adoro: utilizzato fresco (è anche chiamato prezzemolo cinese) conferisce un sapore unico e aromatico a tutti i piatti orientali e alle tartare di pesce.
Ma non a tutti piace il suo aroma. Normalmente l’odore forte di questa pianta, che nella sua fase di crescita ricorda quello delle cimici, e il suo gusto intenso, possono non risultare gradevoli a tutti.
Come coltivarlo
Purtroppo in Italia difficilmente lo si trova fresco nei supermercati ma solamente in versione grani da macinare (che poi sarebbero i suoi frutti) oppure in polvere.
Questo penalizza molto chi come me, ama usarlo fresco nella preparazione di piatti esotici.
Il mio consiglio è quindi di coltivarlo direttamente a casa vostra. Non serve acquistare i semi (che tra le altre cose si vendono quasi esclusivamente on line): basta semplicemente prendere i grani che si trovano in vendita nei supermercati, scegliere un bel vaso di terra largo e profondo, posizionarlo in un luogo ben esposto alla luce, interrare i grani, annaffiare copiosamente ogni 3 giorni e aspettare che il coriandolo cresca in una ventina di giorni.
Avrete così il vostro coriandolo: non potrete raccoglierne fasci interi, ma il necessario per condire i vostri piatti.
Uso in cucina
Come vi anticipavo prima moltissime culture gastronomiche utilizzano il coriandolo per i loro piatti.
Cucina asiatica
Il coriandolo è parte integrante della miscela usata per preparare le paste di curry thailandesi o i masala indiani: mentre i semi del coriandolo possiedono un sapore e un profumo intenso e agrumato, le foglie risultano leggermente piccanti e si sposano perfettamente con aglio e peperoncino.
Il tocco delicato del coriandolo aiuta a esaltare i sapori senza sovrastarli ed è un alleato dei principi culinari della cucina thailandese: riesce ad amalgamare bene dolce, salato, acido e amaro, con una nota piccante.
Cucina mediorientale
Anche nella cucina del medio oriente e in particolare in quella marocchina, si usa spesso il coriandolo, in polvere o fresco, insieme a curcuma e curry per stufati e piatti a base di verdure e carni grasse.
Cucina sudamericana
Anche nella cucina latinoamericana e caraibica il coriandolo è onnipresente, soprattutto per i piatti di carne e pesce: infatti il suo aroma fruttato e piuttosto intenso aiuta a mitigare quello forte delle carni grasse come l’agnello o del pesce crudo marinato, come nel ceviche.
Cucina europea
Meno conosciuto invece il suo uso nella cucina europea, in particolare quella dell’est: viene usato in polvere o in grani per insaporire insaccati, stufati, piatti a base di crauti e cavoli
Ecco una selezione di ricette in cui il coriandolo è un ingrediente fondamentale.
Come usare il coriandolo
Potete usare questa erba deliziosa in diversi modi:
- in polvere nel soffritto che sarà la base dei vostri piatti.
- stemperato nel brodo che userete per sfumare i vostri piatti di carne
- tritato fresco nelle zuppe alla fine, per insaporire e aumentare la fragranza
- tritato fresco per marinare il pesce crudo e conferire al piatto un aroma assolutamente particolare
Proprietà
Oltre a essere delizioso, il coriandolo possiede una serie di proprietà benefiche che lo rendono un alleato ideale per la salute.
E’ un rimedio naturale contro coliche addominali, difficoltà digestive e gonfiore: famosi e ottimi sono infatti gli infusi al coriandolo.
Inoltre possiede un effetto stimolante che attenua il senso di fatica, combatte l’inappetenza e lo rende un buon tonico per l’attività cerebrale e per il sistema nervoso, oltre ad essere anche fungicida e antibatterico.